USO DELLO SPAZIO

USO DELLO SPAZIO

Tra le mille capacità che una ballerina deve avere c’è anche quella sul corretto uso dello spazio. I ballerini interagiscono con lo spazio circostante in una molteplicità di modi: possono rimanere fermi in un punto o viaggiare da un punto all’altro, possono variare la direzione e devono adattare l’ampiezza dei movimenti alle dimensioni della sala prove o del palcoscenico. Già a partire dai corsi di propedeutica si svolgono una serie di giochi e piccoli esercizi per permettere alle piccolissime allieve di entrare in confidenza con l’ambiente che le circonda e cosa non di meno conto per insegnare loro che lo spazio in cui si muovono è condiviso con altre compagne. Si, perché un corretto uso dello spazio implica di conseguenza la capacità di gestire la presenza di altre ballerine. Spesso sentiamo gli insegnanti dare indicazioni agli allievi come “Tutte girate verso la porta!”, “Camminiamo verso la finestra” ….. sistema sicuramente efficace con i bambini molto piccoli ma decisamente poco adatto per le allieve più grandi. Diventa quindi indispensabile l’utilizzo dei Punti Vaganova, un metodo di orientamento nello spazio ideato dall’omonima insegnante Russa.

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Pensiamo alla nostra sala di danza o al palcoscenico come ad un semplice quadrato, con due diagonali che si incontrano in quello che è il Centro. Vaganova ha assegnato un numero progressivo ad ognuna delle otto direzioni principali (lati e angoli) partendo dal numero 1 che indica sempre il Fronte Pubblico (o lo specchio nel caso della sala) e proseguendo in senso orario. In questo modo avremo i lati nominati da numeri dispari e gli angoli da numeri pari. Quindi, per esempio, l’insegnate potrà chiedere alle proprie allieve di posizionarsi nel punto 6 e svolgere la sequenza di passi assegnata viaggiando verso il punto 2. Nel corso di una lezione di gruppo o di una coreografia ogni allievo oltre al riferimento generale della sala o del palco dovrà tener conto di danzare all’interno di un ulteriore proprio quadrato, numerato secondo il medesimo criterio, e quindi orientare il suo corpo in base a quest’ultimo. Questo sistema è di particolare importanza quando si andrà a studiare il concetto di croisè, l’effacè e ecartè.

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