Buongiorno carissimi lettori,
come scrisse Schopenhauer <La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare>.
iniziamo un <sogno> sognato, cercato, sviluppato e realizzato da Simonetta.
Chi sono io… un sognatore!
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Scriviamo di un teatro a me caro, esattamente parliamo del Teatro Angelo Mariani in località di Sant’Agata Feltria (provincia di Rimini).
Vi domanderete il perché di questa scelta…!
Semplicemente perché la sua caratteristica è quella di essere completamente in legno, dalla cavea alla colonne portati al palcoscenico. L’accesso al teatro avviene lateralmente al palcoscenico, cosa che lo differenzia dalla maggior parte dei teatri.
Un piccolo accenno alla storia del teatro?
La costruzione del teatro a noi pervenuto, risale al 1723 e fu realizzata a carico della locale ‘Società Condomini del Teatro’ (famiglie nobili e benestanti del paese). Inizialmente risulta essere costituito da una semplice platea e dal palcoscenico; come risulta da un atto notarile, datato 18 maggio 1743, solo vent’anni dopo viene dato l’incarico a mastro Giovanni Venturi, dal prefetto della Società dei Condomini, di erigere i primi 26 palchi per un compenso di 45 scudi. Solo nel 1753, con la realizzazione del terzo ordine, l’intera struttura teatrale risulta essere completata. Fra le famiglie costruttrici del teatro sorse subito un dissidio; esse si contendevano l’acquisto dei palchetti centrali, di maggior prestigioso e considerati più comodi dagli altri laterali. Dopo lunghe discussioni si trovò l’accordo. Ogni anno si procedeva all’assegnazione dei palchi con il sistema dell’estrazione a sorte. In questa maniera si garantiva la rotazione dei palchi.
Perché ci si ricorda di questo piccolo teatro?
L’8 settembre 1922 il teatro Mariani raggiunse il culmine della fama con la rappresentazione del Rigoletto di Giuseppe Vedi, protagonista l’orchestra del Teatro della Scala di Milano.
Da ricordare le registrazioni per la Rai della Divina Commedia, lette dal gande Vittorio Gassman (Gassman legge Dante) nel 1992.
Un’ultima domanda… prego…
Il teatro è pubblico o privato?
Nel 1986, la Società Condomini ha ceduto la proprietà del teatro al Comune, che tutt’ora lo gestisce.
Visitarlo è un obbligo per la bellezza e la grazia di questo antico e piccolo spazio nato all’inizio del XVII secolo.
Che ne direste se organizzassimo nel mese di Novembre una visita guidata potrei farvi da guida.
MAMDG
(nonpertutti)