Bentrovati viaggiatori!
Vi siete divertiti nell’ultimo viaggio?
Al matt ed i suoi dipinti…
Vi siete interrogati leggendo l’ultimo pensiero… Se un Ligabue dei giorni nostri ce lo chiedesse con quell’espressione stralunata e quei modi di fare strani, quanti di noi sarebbero disposti a dargli “un bès”, che sia d’amore vero e non di compassione?
….
Oggi si <vola> con lo spirito!
Accendete una candela profumata, in sottofondo un brano musicale, abbassate le luci e, come disse Peyron
<Il più bel viaggio è quello che non è stato ancora fatto>.
Charles Baudelaire nasce a Parigi il 9 aprile del 1821 e muore il 31 agosto del 1867.
Il fatto che Baudelaire, sia noto non solo per le sue poesie ma anche per la sua vita sregolata, chiamato a questo proposito “poeta maledetto”, ci può indurre a pensare che questo scritto sia un inno a una vita fatta di eccessi, di perdita di controllo della realtà, ma in realtà è esattamente l’opposto, è un inno per farci prendere in mano la situazione, per permetterci di gestire al meglio le nostre vite con lo scopo di “non essere schiavi martirizzati del Tempo”.
Negli ultimi secoli sono cambiate lea società, cambiate le tecnologie, i mezzi di trasporto, cambiate le strade, le città, ma la ricerca di un senso dell’esistenza è sempre la stessa, per ogni epoca e per ogni vita di ognuno di noi si è sempre alla ricerca di una strada da intraprendere.
<Bisogna sempre essere ubriachi.
Tutto qui: è l’unico problema.
Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi tiene a terra, dovete ubriacarvi senza tregua.
Ma di che cosa?
Di vino, poesia o di virtù: come vi pare.
Ma ubriacatevi.
E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa, chiedete al vento, alle stelle, agli uccelli, all’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è; e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno: “È ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare>.
Nonpertutti
MAMDG
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