Bentrovati Viaggiatori
Come state?
Bene, male, arrabbiati o sereni?
Mille pensieri ora si ammassano nella vostra mente.
Come state realmente?
Silenzio in sala…
Perché una domanda del genere?
Perché spesso piangiamo per cose che sono state e non dovevano essere e se sono…
Una voce dal fondo mi interrompe.
E se sono…?
E se sono… cerco di rispondere
Se son rose fioriranno, gridato in coro dal loggione…
Se son rose fioriranno…
nel mentre un pensiero mi affligge.
Non sento il suo profumo…
Non sento la sua voce…
oggi non è venuta…
Perché?
Dove ci porti?
Vi porto a pensare con la poesia di Nazim Hikmet che non racconta quasi mai un amore semplice.
Non c’è una felicità naïf nelle sue parole.
Al contrario, si sente spesso il peso della vita: delle vicissitudini che tengono lontani, delle incomprensioni che separano, degli slanci e delle cadute.
Addio, una parola che in un rapporto d’amore è sempre triste. Eppure in questa poesia c’è tantissimo amore, com’è raro trovarne altrove.
“L’uomo dice alla donna
t’amo
e come:
come se stringessi tra le palme
il mio cuore, simile a scheggia di vetro
che m’insanguina i diti
quando lo spezzo
follemente.
L’uomo dice alla donna
t’amo
e come:
con la profondità dei chilometri
con l’immensità dei chilometri
cento per cento
mille per cento
cento volte l’infinitamente cento.
La donna dice all’uomo
ho guardato
con le mie labbra
con la mia testa col mio cuore
con amore con terrore, curvandomi
sulle tue labbra
sul tuo cuore
sulla tua testa.
E quello che dico adesso
l’ho imparato da te
come un mormorio nelle tenebre
e oggi so
che la terra
come una madre
dal viso di sole
allatta la sua creatura più bella.
Ma che fare?
I miei capelli sono impigliati ai diti di ciò che muore
non posso strapparne la testa
devi partire
guardando gli occhi del nuovo nato
devi abbandonarmi.
La donna ha taciuto
si sono baciati
un libro è caduto sul pavimento
una finestra si è chiusa.
È così che si sono lasciati”.
Singhiozzi, lacrime che si riflettono alla luce artificiale di questa sala…
Perché spesso piangiamo per cose che sono state e non dovevano essere e se sono…
Sono arrivata…
ho bucato la bicicletta…
Il suo profumo…
la sua voce…
Nonpertutti
MAMDG
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